Perizia asseverata o giurata per credito d'imposta Industria 4.0
Come definito dal comma 11 della legge di Bilancio 2017, poi prorogata nel 2018, 2019 e 2020 e infine nel 2021 con l’obiettivo di incentivare gli investimenti delle aziende in tecnologie, ricerca, sviluppo ed innovazione. Ma vediamolo nel dettaglio, tutto questo.
Chi può godere del beneficio fiscale?
Possono usufruire tutte le imprese italiane di tutte le tipologie SpA, Srl, Sas, Snc di tutti i settori economici, ad esclusione delle imprese che applicano il nuovo regime forfettario.
I beni acquistati devono essere operativi all’interno del territorio nazionale.
A quali beni acquistati si applica questo incentivo?
- Beni materiali (macchine, attrezzature, ecc.) elencati in allegato A della legge;
- Beni immateriali (licenze, software, sistemi) elencati in allegato B della legge, indispensabili per fare funzionare i beni materiali in allegato A;
- Costituiscono inoltre beni funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese in chiave industria 4.0 i seguenti: dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione, la sensorizzazione e/o l’interconnessione e il controllo automatico dei processi utilizzati anche nell’ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti;
- I beni immateriali, non indispensabili e non connessi a beni in allegato A, con limitazioni;
- Sistemi di gestione della supply chain finalizzata al drop shipping nell’e-commerce;
- Software e servizi digitali per la fruizione immersiva, interattiva e partecipativa, ricostruzioni 3D, realtà aumentata;
- Software, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio.
Quali sono i requisiti che si devono rispettare?
Per poter ottenere l’incentivo, i beni materiali (macchine, attrezzature, ecc.) elencati in allegato A della legge, devono avere tutte e 5 queste caratteristiche:
- Controllo per mezzo di CNC e/o PLC;
- Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica;
- Integrazione con il sistema logistico della fabbrica e/o altre macchine;
- Interfaccia uomo macchina semplice ed intuitiva;
- Corrispondenza ai più recenti standard in termini di sicurezza.
Inoltre la macchina deve avere almeno 2 caratteristiche tra queste 3 elencate:
- Sistemi di tele manutenzione e/o tele diagnosi e/o controllo in remoto;
- Sistemi per il monitoraggio continuo di processo;
- Caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico).
Cosa deve fare l’impresa per usufruire di questo beneficio?
L’impresa deve acquistare i beni, materiali o immateriali, come segue:
- dal 16 novembre 2020 fino al 31 dicembre 2021 oppure deve emettere l’ordine e pagare un acconto maggiore del 20% entro il 31 dicembre 2021 e mettere in funzione il bene entro il 30 giugno 2022 per poter ottenere un credito di imposta del 50% per investimenti entro 2.5 milioni di € (ridotto al 30% per investimenti da a 2.5 milioni di € e fino a 10 milioni di € e ridotto al 10% per investimenti superiori a 10 milioni di €) sui beni elencati nell’allegato A della legge 232 del 2016 e/o un credito di imposta del 20% sui beni elencati nell’allegato B della legge 232 del 2016;
- dal 1 gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022 oppure deve emettere l’ordine e pagare un acconto maggiore del 20% entro il 31 dicembre 2022 e mettere in funzione il bene entro il 30 giugno 2023 per poter ottenere un credito di imposta del 40% per investimenti entro 2.5 milioni di € (ridotto al 20% per investimenti da a 2.5 milioni di € e fino a 10 milioni di € e ridotto al 10% per investimenti superiori a 10 milioni di €) sui beni elencati nell’allegato A della legge 232 del 2016 e/o un credito di imposta del 20% sui beni elencati nell’allegato B della legge 232 del 2016;
Per gli investimenti che superano i 300.000 euro è necessaria una perizia tecnica giurata da parte di un perito o ingegnere iscritto nel proprio albo professionale che attesti le caratteristiche tecniche del bene acquistato.
Per gli investimenti al di sotto di 300.000 euro, la perizia può eventualmente essere sostituita da una auto dichiarazione del titolare dell’impresa beneficiaria, che deve comunque dichiarare il rispetto dei requisiti necessari all’ottenimento del beneficio.
Ci sono altri adempimenti a cui fare attenzione?
Con la nuova legge di bilancio, sono stati rinnovati alcuni adempimenti a cui è necessario prestare molta attenzione:
- I documenti di acquisto legati agli investimenti in industria 4.0 soggetti a credito di imposta (conferma ordine, fatture, Leasing ecc.) devono specificare i riferimenti alla legge di bilancio 2021;
- Per gli investimenti in beni di cui all’allegato A deve essere fatta comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico. Il modello, il contenuto, le modalità e i termini di invio della comunicazione in relazione a ciascun periodo di imposta agevolabile saranno resi noti con un decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico.
Le nuove aliquote previste dal Credito d’imposta Beni Strumentali
La Legge di Bilancio 2021 ha aumentato le aliquote agevolative, variabili in base alla tipologia di investimento e all’ambito temporale, e le soglie di spesa massima.
Aliquote Credito d’imposta Beni Strumentali 2020-2021
Dal 16 novembre 2020 fino al 31 dicembre 2021 (ovvero entro il 30 giugno 2022, a condizione che entro il 31 dicembre 2021 sia stato accettato l’ordine e versato un acconto pari al 20%)
Beni materiali 4.0:
- L’aliquota sale al 50% per spese inferiori ai 2,5 milioni di euro;
- Incentivo del 30% per investimenti tra i 2,5 milioni e i 10 milioni di euro;
- E' stata introdotta una nuova aliquota pari al 10% per spese oltre i 10 milioni e fino a 20 milioni di euro (soglia fino ad ora esclusa).
Beni immateriali 4.0:
- incremento al 20% con massimale di spesa pari a 1 milione di euro;
- Beni materiali ordinari;
- aliquota del 10% per un massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro;
- incentivo del 15% per beni funzionali allo smart working per un massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro;
- Beni immateriali ordinari;
- aliquota pari al 10% per un massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro;
- incentivo del 15% per beni funzionali allo smart working per un massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Aliquote Credito d’imposta Beni Strumentali 2022
Dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022
Beni materiali Impresa 4.0
- 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 20% per investimenti tra i 2,5 milioni e i 10 milioni di euro;
- 10% per investimenti oltre i 10 milioni e fino a 20 milioni di euro;
Beni immateriali Impresa 4.0
- 20% per un massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro;
- Beni materiali ordinari;
- 6% per un massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro;
- Beni immateriali ordinari;
- 6% per un massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Ricordiamo che rientrano nelle spese agevolabili nel 2022, anche i beni consegnati alla data del 30 giugno 2023, se entro il 31 dicembre 2022 è stato accettato l’ordine e versato un acconto pari al 20% dei costi.
TORNA ALLE NEWSDisponibilità del Portale GSE per le richieste di agevolazione per il Reddito Energetico Nazionale
A partire dal 5 luglio 2024, sarà operativo il Portale del GSE per la presentazione delle richieste di accesso...
Reddito Energetico: Una Speranza per le Famiglie Italiane
ll Reddito Energetico è una delle iniziative più attese nel panorama delle energie rinnovabili...